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𝗟𝗜𝗔𝗡𝗔 𝗖𝗔𝗦𝗧𝗔𝗟𝗗𝗢 𝗘 𝗜 𝗖𝗔𝗡𝗗𝗜𝗗𝗔𝗧𝗜 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗦𝗨𝗔 𝗟𝗜𝗦𝗧𝗔 𝗔𝗗𝗘𝗥𝗜𝗦𝗖𝗢𝗡𝗢 𝗔𝗟𝗟❜𝗔𝗣𝗣𝗘𝗟𝗟𝗢 𝗗𝗜 𝗔𝗩𝗩𝗜𝗦𝗢 𝗣𝗨𝗕𝗕𝗟𝗜𝗖𝗢
Liana Castaldo, candidata sindaco al Comune Binasco e Riccardo Benvegnù, sindaco uscente, aderiscono all’appello #VotiPuliti lanciato da Avviso Pubblico per le elezioni amministrative del 12 giugno.
Insieme a loro le candidate e i candidati al consiglio comunale Alba Giovanna Toresani, Anna Gandini, Rossella Leo, Aldo Mario Busca, Antonino La Spina, Emanuele Ciceri, Giacomo Anastasi, Gian Carlo Bussetti, Laura Rosa Massoni, Marco Marchioni, Silvia Orlandi.














4 novembre 2018
dal discorso del Sindaco di Binasco – Riccardo Benvegnù
“…..Quello di oggi è un anniversario particolare: il centesimo. E lo è non solo per l’attenzione che dedichiamo ai numeri “tondi”, ma per il carico di responsabilità che aumenta nei nostri confronti. Cento anni, un secolo, assegnano definitivamente alla storia ciò che è stato. Cento anni non contemplano più testimoni delle atrocità della prima guerra mondiale. Ed oggi, possiamo dirlo, sempre più rari ed unici sono i superstiti della seconda.
Il rischio che il monito e gli insegnamenti di queste immense tragedie non siano tenuti vivi con sufficiente energia è altissimo.
Nelle scuole, con i nostri insegnanti, nelle famiglie, nella nostra comunità, abbiamo il dovere di conservare il ricordo. Il dovere di raccontare, di spiegare, di non sottovalutare.
Invece assistiamo sempre più spesso, anche da parte di chi ci governa, di chi ha il compito di dettare la linea, ad atteggiamenti che tendono a sminuire, a banalizzare, a disinnescare, quella che dovrebbe essere la naturale e scontata avversione verso comportamenti ed idee che anche solo minimamente ci accostano agli anni più bui della nostra storia.
Con l’incapacità di prendere le distanze da chi predica e vive divisione, particolarismo, odio e razzismo, tipiche facce del fascismo che la nostra storia ha drammaticamente conosciuto.
Come ha scritto il compianto Cardinale Carlo Maria Martini “La pace va costruita e sostenuta con iniziative giorno dopo giorno, basta un soffio di vento per distruggerla”
……..Gli stessi che hanno giocato con la disgregazione dell’Italia per tornaconto elettorale sono coloro che oggi denigrano l’Europa.
Un’Europa che certo ha grandi nodi economici da risolvere, che non può prescindere dalla specificità delle economie dei singoli paesi aderenti, ma che va protetta ed esaltata per la meravigliosa idea di essere un unico grande popolo, un’unica grande patria.
Dove i giovani si muovono, si incontrano, studiano, lavorano…insieme, sotto un unico grande cielo.
Negli ultimi 50 anni non c’è stato un posto migliore per nascere: per cultura, ricchezza, bellezza, opportunità.
Il 4 novembre mi ricorda ancora una volta la bellezza e nel contempo il peso della responsabilità della fascia tricolore che ho l’onore di indossare. Mi ricorda che essere uomini di stato significa avere comportamenti sobri, rispettosi, con un altissimo senso delle istituzioni.
Comportamenti che ogni giorno vedo nella dignità delle donne e degli uomini delle forze dell’ordine, di coloro che in questi giorni lottano contro le avversità del clima e dell’incuria umana. La stessa dignità e nobiltà che altre donne e uomini dello stato ogni giorno mostrano col loro lavoro e la loro dedizione: insegnanti, medici e infermieri, impiegati dell’apparato statale che si confrontano con innefficenze e disagi.
La stessa dignità di chi con coraggio fa impresa, di chi produce reddito e posti di lavoro.
Di operai ed impiegati chi ogni mattina si presentano in fabbrica e in ufficio, dopo viaggi che iniziano all’alba e finiscono la sera tardi. La dignità di chi con sacrificio, proprio e della famiglia, dedica tempo ed energie alla propria formazione, ad arrivare ad un qualificante titolo di studio.
La dignità e la bellezza di chi si prende cura di un figlio, di una famiglia, di un anziano, di un ammalato.
Comportamenti cosi distanti dal teatrino della politica cui i nostri più alti rappresentanti ci costringono ad assistere, tra un selfie e un’ospitata in tv.
In un clima da campagna elettorale permanente.
Oggi il 4 novembre 2018 deve metterci tutti di fronte alle nostre responsabilità: perché il futuro di questa nostra patria dipende prima di tutto dai nostri comportamenti quotidiani.
Tutti, in prima persona, dobbiamo mettere al centro del nostro agire il bene comune.
Senza scarichi di responsabilità, che sono sempre di altri e altrove.
Senza offendere ed umiliare chi rispetta le regole e si impegna, senza essere deboli coi forti e forti coi più deboli.”
Oggi il 4 novembre, dopo 100 anni, chiede a tutti noi un impegno rinnovato. Uno scatto d’orgoglio. Lo dobbiamo, a quei nomi scritti sulla lapide ed ai nostri figli.
Comunicato stampa sindaci abbiatense e sud milanese
Comunicato stampa sulla manifestazione denominata “Festa del Sole”
I Sindaci dell’abbiatense e del sud milanese, manifestano il più totale dissenso allo svolgimento della “festa del sole”, in programma ad Abbiategrasso, i giorni 6 e 7 luglio.
Si ritiene grave consentire l’utilizzo di uno spazio pubblico per la manifestazione del gruppo della destra radicale, Lealtà e Azione, dichiaratamente nazifascista e antisemita.
Ricordiamo infatti che nell’ordinamento italiano, l’apologia del fascismo è un reato previsto dall’art. 4 della legge 20 giugno 1952, n. 645 (contenente “Norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale (comma primo). Pertanto, condanniamo il riproporsi di ideologie che contrastano con la democrazia e la civile convivenza, lontane dai valori delle nostre comunità.
I Sindaci auspicano, quindi, che la manifestazione in questione venga cancellata, per rispetto della dignità del nostro territorio che orgogliosamente rappresentiamo.
Ribadiamo il radicamento ai valori dell’antifascismo, nati dalla lotta di liberazione e sanciti dalla nostra Carta Costituzionale, sulla quale noi tutti abbiamo giurato.
Comuni dell’abbiatense
Albairate – Giovanni Pioltini
Bubbiano – Stefano Cantoni
Calvignasco – Giuseppe Gandini
Cassinetta di Lugagnano – Michele Bona
Gaggiano – Sergio Perfetti
Gudo Visconti – Omar Cirulli
Morimondo – Marco Marelli
Rosate – Daniele Del Ben
Zelo Surrigone – Gabriella Raimondo
Comuni del sud milanese
Binasco – Riccardo Benvegnù
Buccinasco – Rino Pruiti
Carpiano – Paolo Branca
Cesano Boscone – Alfredo Simone Negri
Lacchiarella – Antonella Violi
Locate Triulzi – Davide Serranò
Noviglio – Nadia Verduci
Pieve Emanuele – Paolo Festa
Rozzano – Barbara Agogliati
San Donato Milanese – Andrea Checchi
Trezzano sul Naviglio – Fabio Bottero
Vernate – Carmen Manduca
Zibido San Giacomo – Sonia Margherita Belloli
Referendum di Ottobre: Un po’ di chiarezza
Per arrivare a capire meglio il significato e il vero valore del referendum del 22 ottobre 2017 , è fondamentale partire dall’articolo 116 della nostra Costituzione, che prevede la possibilità di attribuire ulteriori competenze alle Regioni tramite un accordo con lo Stato.
Si tratta del cosiddetto “federalismo differenziato”, introdotto dalla riforma costituzionale voluta nel 2001 dall’allora Governo di centrosinistra (DS + Margherita e altri) e approvata a larga maggioranza (64%) dagli italiani con un referendum confermativo.
Partendo da questa considerazione noi come “Binasco Più” siamo favorevoli a ragionare su più autonomia per le regioni con i conti in ordine (come la Lombardia) ai sensi dell’articolo 116.
Ora il quesito che il referendum del 22 ottobre realmente pone è esattamente l’applicazione dell’articolo 116, e si sintetizza cosi :
“Volete voi lombardi più autonomia ai sensi della costituzione vigente?
Fa piacere che il presidente Maroni voglia usare l’articolo 116 per ottenere l’autonomia differenziata ma è un peccato però che per arrivare a questo si debba passare da un referendum “consultivo” che non è richiesto dallo Stato.
Tutto per ribadire, al costo di 50 milioni, una cosa su cui siamo già d’accordo.
Quello che dispiace, però, è che il referendum sia presentato, a partire dallo slogan dei costosi manifesti che tappezzano la Lombardia, come “referendum PER l’autonomia”, come se fosse l’atto che renderà la Lombardia “autonoma”.
In realtà si tratta di “ulteriori forme di autonomia”, ma si induce a credere che il referendum procuri l’autonomia, quando in realtà non produce nessun effetto giuridico.
Inoltre è corretto ricordare che se dovesse vincere il si , una serie di promesse come:
– la Lombardia diventerà Regione a Statuto speciale (come il Trentino e le altre quattro)
– si potrà “riavere indietro” dallo Stato 54 miliardi all’anno (il famoso residuo fiscale)
– saranno abbassate le tasse
potrebbero essere attuate solo se fosse cambiata la Costituzione e la Lombardia diventasse totalmente autonoma!
Cosa DIVERSA da quello che chiede in realtà il quesito!
Altro tema interessante è l’utilizzo sperimentale per la prima volta in Italia del voto elettronico (fonte di problemi laddove utilizzato, in Venezuela e Kenya recentemente, costoso –23 milioni-, ancora soggetto a guasti e brogli, abbandonato da Paesi avanzati che l’avevano sperimentato, come la Norvegia…).
In conclusione ci chiediamo:
Come può un referendum consultivo regionale ottenere lo Statuto Speciale che deve essere invece inscritto in Costituzione? NON PUÒ
Come può un referendum consultivo regionale far ottenere solo alla Lombardia la restituzione di risorse fiscali regolate da meccanismi che valgono per tutte le Regioni? NON PUÒ
Come può un referendum consultivo regionale ottenere l’abbassamento di tasse statali? NON PUÒ
Si può però evitare di perdere tempo prezioso, risorse (come 50 milioni di euro) e avviare un confronto con lo Stato come sta già facendo, per esempio, l’Emilia Romagna senza referendum, facendo politica e non propaganda.
Programma B+ 2017 in sintesi
Il nostro programma in dettaglio è disponibile QUI
qui di seguito, invece, ne riportiamo una sintesi …estrema
Formale impegno a rispondere entro 24 ore a mail e segnalazioni
Programmazione assemblee pubbliche a cadenza trimestrale (aggiornamenti, informazioni, ecc.)
Installazione portali di accesso al paese
Potenziamento mezzi e attrezzature Protezione Civile
Impegno per arretramento barriera del casello
Approvazione regolamento edilizio per recupero qualitativo e di sostenibilità
Riqualificazione dell’area della stazione pullman con nuovi parcheggi a servizio del centro
Individuazione aree per orti urbani
Realizzazione innesto pista ciclabile
Recupero del Castello nella sua interezza
Avvio percorso di ristrutturazione del cimitero
Asse via Roma-via Marconi
Mantenimento dell’offerta dei servizi
Potenziamento banco alimentare
Promozione rete famiglie affidatarie
Badante di condominio
Promozione di un percorso cultrale di ascolto sulle disabilità
Potenziamento poliambulatorio ex-ASL
Adozione piano energetico comunale
Installazione lampade LED pubblica illuminazione
Studio fattibilità tariffa puntuale rifiuti
Incentivazione per eliminazione Eternit
“A ognuno il suo parco”, nuovo modo per vivere gli spazi verdi
Riqualificazione mercato
Adozione strategie per l’integrazione degli alunni stranieri
Consulta giovani e individuazione spazi per l’aggregazione
Individuazione aule di studio
Buone pratiche per il servizio mensa
Corsi di educazione ambientale
Corsi di formazione per genitorialità consapevole
Skate park e campo da beach volley
Riporteremo a Binasco i reperti archeologici di S.Maria in Campo nella sala dell’arco recentemente ristrutturata
Riqualificazione biblioteca con una nuova collocazione
Maggiore coinvolgimento delle periferie nella programmazione degli eventi
Lettera aperta del Sindaco Riccardo Benvegnù
Il mio primo mandato da Sindaco di Binasco volge al termine. E’ stupefacente come la vita, da un certo punto in poi, più o meno a metà, cominci a correre veloce, come fosse in discesa, e così anche 5 anni che sembravano lunghissimi, volano.
Un impegno forte, di quelli che ti assorbono completamente, condiviso con amici generosi, determinati e leali. Non è ancora tempo di bilanci, mancano dei mesi e ci sono una serie di situazioni che vorrei vedere ultimate.
Ora è arrivato però il momento di sciogliere ogni riserva e rispondere alla domanda che in molti mi fanno: pensi di ricandidarti?
Come per tutte le decisioni importanti dividi i contro dai pro.
Da un lato ci metti le giornate di lavoro che si dilatano sino alle 12 ore, le preoccupazioni e le arrabbiature, il tempo sottratto agli affetti e soprattuto la delusione per le risposte che vorresti ma non sei in grado di dare e che inevitabilmente porti a casa con te.
Dall’altro l’orgoglio di rappresentare una comunità vivace, brillante e solidale, che ti rendi conto di amare profondamente. La gioia degli incontri, degli attestati di fiducia, degli abbracci. L’ascolto, la saggezza dei più anziani e la freschezza dei ragazzi. E, perchè no, il piacere del confronto, il dibattito e le critiche leali.
Sono stati anni caratterizzati da una pesante crisi economica, che ha limitato la possibilità di spesa degli enti, ma soprattutto ha colpito al cuore molte famiglie cui offrire solidarietà e vicinanza non è sufficiente. Ma in queste occasioni riesci a misurare la forza e la passione di chi percorre un tratto di strada impegnativa al tuo fianco.
Avrò forse una visione romantica della vita, ma alla fine ha vinto ancora una volta la voglia di impegnarsi e rinnovare quel senso di appartenenza, responsabilità e ingaggio al servizio del Tuo paese. Il posto in cui vivi, che hai scelto per far crescere i tuoi figli. In quel piccolo pezzo di mondo che chiamiamo casa e a cui vogliamo bene.
Con la consapevolezza di essere parte di un gruppo di donne ed uomini compatto, che ha deciso di proseguire assieme a me in questa avventura, parte di una comunità ricca di risorse in cui ognuno può dare il proprio contributo per il bene comune, confermo che anche per i prossimi anni io ci sarò.
Vecchi Film, Nuove favole

